giovedì 19 febbraio 2009

Il degrado di Volterra sulla tv del Pd

L’epopea dello storico trenino di Volterra e il degrado della fonte medievale di Mandringa finiscono sul canale Youdem, la tv interattiva del partito democratico. I video girati dall’associazione di volontari Sos Volterra, prodotti da Renato Caldon, sono stati prima corteggiati e poi arrivati direttamente sul canale. «E’ una bella soddisfazione, anche in seguito ai mirati attacchi di qualcuno a livello locale. Sos Volterra, associazione che conferma la propria natura apartitica, collabora con chi dà la propria disponibilità a lavorare per il bene di Volterra, sia a destra che a sinistra se non anche al centro», fanno sapere i protagonisti del gruppo. (Info: 339-8785219). Intanto il 27 febbraio alle 21.15 al circolo Acli S.Francesco, si terrà la prima assemblea pubblica dell’associazione. «Ricordiamo che i nostri obiettivi sono valorizzare la riscoperta dell’identità locale, intimamente connessa alla conoscenza e alla tutela del patrimonio storico, architettonico, culturale e paesaggistico di Volterra e del circondario; operare per la difesa della città di Volterra, del suo tessuto di “polis” e della sua centralità in funzione del territorio di riferimento, finalizzata al recupero del ruolo che oggi come ieri le compete», fanno sapere. E ancora: combattere la politica dei tagli indiscriminati e la perdita di servizi e prerogative da sempre detenute dalla città di Volterra e necessarie per non solo per lo sviluppo, ma per la sopravvivenza stessa della città; promuovere progetti sostenibili per lo sviluppo e la valorizzazione della città di Volterra e del suo territorio, compatibili con le caratteristiche e le peculiarità che la contraddistinguono e la rendono unica.
(pubblicato anche sul Tirreno del 18 febbraio 2009)

SOS VOLTERRA

domenica 15 febbraio 2009

LUPPIANO: Rimosso l'arco merlato del castello

Non si fermano gli interventi demolitivi a Luppiano. Adesso è stato rimosso anche l’arco adiacente alla torre. Pur se di epoca successiva a quella medioevale, l’arco rappresentava un elemento di pregio, a detta degli esperti. Ma non è rimasto al suo posto. Sarà ricostruito? Non lo sappiamo. Quello che è certo è che l’arco stava là, con il suo frontone merlato, a difesa del fiero castello di Luppiano. E’ così che si presentava, pressoché uguale nei decenni, anche in una foto risalente agli anni sessanta. Ma da un pò niente è più uguale al passato nel castello di Luppiano. Sotto l’egida della Sovrintendenza di Pisa sono state operate pesanti ristrutturazioni, che hanno determinato l’innalzamento della torre di ben otto metri. Polemiche furiose sono seguite agli interventi, ma senza conseguire risultati apprezzabili. L’ultimo atto è stato l’abbattimento dell’arco. Sul posto è rimasto solo un cancello metallico, mentre tutte le aperture al castello sono sprangate. Della vicenda si sono interessati anche alcuni esperti, tra cui Costantino Caciagli e Renzo Marrucci, pronunciando giudizi molto negativi sugli interventi effettuati. Parte dell’amministrazione comunale partecipò ad un incontro sul tema in estate. Anche Piero Fiumi, presidente della Pro Volterra, criticò aspramente in quell’occasione l’operato su Luppiano. «Ci si domanda, a questo punto - commentò - come si è arrivati allo scempio del rialzo. Le responsabilità si scaricano sulla Sovrintendenza in primis: e la commissione comunale e la Giunta?! Occorre la massima chiarezza. Da una parte si dice ai quattro venti che bisogna rispettare il tessuto ambientale ed urbanistico, dall’altra si mette il disco verde a questi lavori. Dove è il rispetto della storia? Ricordiamoci che se oggi si può andare nel parco di Castello si deve a coloro che fecero mettere e rispettare il vincolo archeologico sull’intera area». Il sindaco Cesare Bartaloni, l’assessore Cinotti e il geometra Ceccarelli difesero il comportamento dell’amministrazione in questo frangente e la polemica, nella già calda estate volterrana, si fece rovente. Il sito è stato anche oggetto di sopralluoghi, da parte delle varie Sovrintendenze, in seguito alle ripetute segnalazioni.
Marco Buselli - SOS VOLTERRA

Luppiano com'era prima dell'intervento: la torre era più bassa di circa 8 metri e c'era l'arco merlato (sulla destra).




Luppiano come è adesso: si vede la torre rialzata e l'arco rimosso...

venerdì 13 febbraio 2009

La Fondazione C.R.V. incontra SOS VOLTERRA per la S.R. 68

Mercoledì 7 gennaio, una delegazione di Sos Volterra e della Pro Volterra ha incontrato il vice-Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Ivo Gabellieri, per discutere dell’emergenza viaria nel territorio. Piero Fiumi, quale Presidente della pro loco, ha fatto una cronistoria dell’impegno della Banca negli anni passati in merito alla 68, così come l’interesse di tutta la cittadinanza, enti locali inclusi, a vedere ultimata la strada tra Volterra e Colle Val d’Elsa.

Qualcosa è cambiato in questi ultimi anni? Garbatamente Gabellieri ha risposto che la Fondazione è attenta a questa arteria, che anche lui ritiene “strategica”, tuttavia le decisioni in materia infrastrutturale vengono prese in ambito comunale e provinciale, e che allo stato attuale la Comunità Montana, assieme alla Provincia di Pisa, hanno chiesto l’impegno della banca per la progettazione della 439 tra Saline e la Bonifica. Un’impegno oneroso, che, aggiungo io, bloccherà molte altre iniziative nel prossimo decennio. Mi permetto di fare una riflessione, che ritengo doverosa. Se fino allo scorso anno abbiamo assistito, non solo in zona, ma a livello nazionale, a numerose spese discutibili, o comunque non mirate ad un ritorno economico, oggi la crisi che stiamo attraversando, i cui risvolti abbiamo appena iniziato ad assaporare, merita un cambio di strategia. Un passo obbligato per sopravvivere. Se Volterra ha resistito negli ultimi anni alla grave emorargia di abitanti è grazie soprattutto alla presenza della Crv. Però l’uso che è stato fatto della Banca non sempre è stato appropriato. La Cassa può e dovrà essere in futuro sempre più un volano di sviluppo. Questo non può avvenire laddove si chiede alla banca di fare supplenza all’ente locale, dove si fanno spese che sarebbero spettate alla Provincia, alla Asl, al Comune, senza avere nessun ritorno. Insomma, la banca non può pagare l’ordinaria amministrazione. La Cassa può e deve premiare quei progetti che sono in grado di portare ricchezza alla città, lavoro, residenti. Ecco, la strada 68 è l’investimento più appropriato per una banca territoriale. Non ci dimentichiamo che la superstrada Firenze-Siena fu fatta per volontà del Monte dei Paschi, quando Pisa era servita ancora da strade statali. Il Monte, che opera in tutta Italia, investe oltre l’80% su Siena e Provincia. Ma la Cassa nostrana? Sappiamo che la 439 è una strada fortemente voluta da Pontedera e dintorni da un lato, dalla Provincia dall’altro, e da Castelnuovo e Pomarance (soprattutto quest’ultima) in zona. Possibile che a farne le spese sia proprio Volterra, che rimarrebbe tagliata fuori dal sistema viario?

Logica vorrebbe, siccome tutte le strade sono utili al nostro territorio, che chi vuole tale arteria se la finanzi, (i soldi della geotermia almeno qui troverebbero un degno motivo) anche perché l’interesse è di molti. Tanto questa arteria verrà fatta comunque, perché così vuole Regione e Provincia.

Ma gli interessi di Volterra? È giusto chiedere qualcosa che già ci vogliono dare, oppure è opportuno chiedere ciò che interessa prevalentemente a Volterra? Ecco, credo che il ruolo della Banca sia quello. Ricordando che la priorità della 68 lato Colle non è stata decisa in un salotto tra pochi amministratori, ma sottoscritta da 3808 cittadini. Due terzi dei quali probabilmente anche correntisti della Cassa di Risparmio. La quale ha tutto l’interesse che le piccole medie imprese del territorio si sviluppino, e che i cittadini restino in loco. La quale avrebbe una voce autorevole per richiamare l’attenzione degli enti locali in merito.

Paolo Moschi - SOS VOLTERRA

lunedì 2 febbraio 2009

FOTO-SEGNALAZIONI A SOS VOLTERRA

Uno dei tanti scorci pieni di antenne, riservati ai turisti che arrivano a Volterra


Un'antenna "a vela" che si staglia sulla Piazza dei Priori


Febbraio 2009: l'impatto ambientale del nuovo ripetitore telefonico nella zona ospedaliera


La Torre del Porcellino diventa la "Torre del PORCAIO"


25/02/2009 - La Torre delle telecomunicazioni di S.Stefano, come a Luppiano, si allunga a dismisura...


La "toppa" al portone di Palazzo dei Priori: nel 2008 il nostro palazzo comunale, il più antico della Toscana, ha "festeggiato" 800 anni di vita... col rattoppo!


Per la "piaggia del pino" che da S.Alessandro porta allo Stadio comunale, c'è questa frana da oltre un anno...


Discarica abusiva a pochi metri dalla Porta San Francesco, sotto al muro della "curva del Villani"


Discarica abusiva a pochi metri dalla Porta San Francesco, sotto al muro della "curva del Villani"


Degrado nelle vicinanze delle Fonti di San Felice


Degrado nelle vicinanze delle Fonti di San Felice


Una bellissima tomba etrusca abbandonata. Salviamola!


Una bellissima tomba etrusca abbandonata. Sono visibili in alto le radici degli alberi che ne minano la struttura architettonica. Salviamola!


CASO LUPPIANO: la torre rialzata di diversi metri con pietra moderna...


CASO LUPPIANO: la torre rialzata di diversi metri. Manca anche l'arco che era sulla destra...


CASO LUPPIANO: le pietre moderne usate per rialzare la torre


CASO LUPPIANO: il castello prima dell'innalzamento della torre


A 20 metri dalla Chiesa del 1200 di S.Alessandro è stata autorizzata la tinteggiatura di questo nuovo condominio color ROSSO CASA CANTONIERA...


La Chiesa di Corbano sta crollando: foto cult!


Le tracce fatte con una fresa che deturpano il selciato di Piazze dei Priori.


Le tracce fatte con una fresa che deturpano il selciato di Piazze dei Priori.


La Chiesa di Corbano sta crollando!:

La Chiesa di Corbano sta crollando: foto della chiesa e dell'annesso... in "stile liberty"...


Degrado alla vecchia Stazione di Volterra: al piano superiore cadono a pezzi gli infissi:


Degrado alla vecchia Stazione di Volterra: vegetazione e alberi nell'ex-deposito:


Degrado alla vecchia Stazione di Volterra: crescono gli alberi nell'ex-deposito!:


Il nuovo passamano delle scale che da Porta a Selci scendono alla vecchia Stazione di Volterra...nel 2008 è stata realizzata al centro della scalinata deturpandola tutta, da cima a fondo, un obbrobrio incredibile....


Il degrado dei Monumenti di Volterra, all'ingresso del Viale dei Ponti: