martedì 26 maggio 2009

Tutti in fila contro la strada killer

Un serpente di auto a 30 Km all'ora
tra Volterra e Colle Val d'Elsa


VOLTERRA. «Le curve son belle, ma nelle donne» e ancora «No all’isolamento», oltre a «Per una strada e non una mulattiera». Sono slogan scritti su striscioni dal centinaio di partecipanti alla “Volterra-Colle a 30 all’ora”, protesta organizzata dall’associazione Sos contro la strada regionale 68, che porta dalla città etrusca a Colle Val d’Elsa. Ben 103 curve in 26 km, dove hanno perso la vita in molti. Una colonna di una settantina di auto si è messa in marcia a velocità ridotta e clacson strombazzanti.
VOLTERRA. Numerose le moto, che ogni weekend di sole affollano la stretta carreggiata dall’asfalto sconnesso, che sfrecciavano a fianco delle auto incolonnate. Il ritrovo al parcheggio volterrano della Docciola. Poi le testimonianze di chi tutti i giorni percorre la “strada killer”, com’è stata ribattezzata, per recarsi a lavoro. Mario Sarperi è uno di quelli: «Da 15 anni, ogni mattina, raggiungo una vetreria di Colle Val d’Elsa dove lavoro. Ho circa 40 colleghi volterrani e un’altra sessantina di concittadini che sono occupati nella cittadina senese. La provincia di Siena accoglie il 75% dei lavoratori volterrani. È la zona con il maggior numero d’industrie a noi più vicina, ma sono in molti ad abbandonare la nostra città per trasferirsi più vicino al luogo di lavoro ed evitare così i problemi della mobilità. Questa è una strada molto pericolosa che diventa un vero inferno in estate con l’arrivo dei motociclisti e dei turisti». «È dal 1984 che sentiamo discutere di un ammodernamento della strada regionale 68 - ha detto Pietro Fiumi, presidente della Pro Loco di Volterra - ma al di là di progetti e buone intenzioni non è mai stato fatto nulla. Siamo abbandonati a noi stessi e anche il flusso turistico per la nostra città ne risente». Da Volterra a Colle Val d’Elsa si raggiunge facilmente anche Firenze. In tutto sono circa 70 chilometri, ma molti pullman con a bordo stranieri in visita in Toscana preferiscono evitare la regionale 68 e passare da Pontedera per raggiungere il capoluogo toscano, allungando il tragitto di più di 20 chilometri. «Molti tour operator ci dicono che Volterra non è raggiungibile in maniera agevole e preferiscono portare i loro clienti altrove», ribadisce Fiume. Gli organizzatori della manifestazione hanno consegnato all’amministrazione comunale 4.586 firme per chiedere la messa in sicurezza della strada incriminata, ma dalla Provincia di Pisa, competente per un largo tratto, la risposta è chiara: «Abbiamo concordato con i sindaci della zona - ha detto l’assessore provinciale alla viabilità Gabriele Santoni - che la priorità è la strada regionale 439 su cui abbiamo già effettuato dei lavori. La situazione della 68 dovrà essere affrontata con la Provincia di Siena nella prossima legislatura».

Andreas Quirici
(fonte: il Tirreno — 24 maggio 2009 pagina 13 (dalla prima pagina) sezione: TOSCANA)


lunedì 4 maggio 2009

SABATO 23 MAGGIO 2009: a 30 all'ora fino a Colle per manifestare contro la strada killer

(Clicca sull'immagine per ingrandire!)


VOLTERRA. E’ il tornante più pericoloso di tutta la provincia di Pisa. E fa parte anch’esso della tanto dibattuta strada regionale 68, conosciuta ormai da anni come il tracciato killer dell’Altavaldicina e non solo. Così in queste giornate di sole a cavallo del weekend, la curva San Francesco con tutte le sue segnalazioni di pericolo fa da leva all’ennesima marcia di protesta dell’Associazione Sos Volterra per una maggiore sicurezza e manutenzione lungo tutto il percorso. Questa volta sarà un corteo sui generis a farla da padrone. Un serpentone di auto - già 50 assicurano la presenza - e mezzi a 2 ruote che, a 30 chilometri all’ora, da Volterra raggiungerà Colle Vald’Elsa. Una delegazione del gruppo, poi, incontrerà i sindaci delle rispettive città. «La Volterra-Colle diventa una priorità non più rimandabile per la nostra città - dicono da Sos - I recenti ammodernamenti della sp 439 fino alla Sterza (era veramente complicato arrivare al bivio per Volterra?!) e della sr 68 (nel tratto Saline-Cecina) se da un lato sono un piccolo segnale positivo, dall’altro porteranno ad uno “scivolamento” della popolazione del volterrano - vedi Saline, Ponteginori, Montecatini - verso Cecina. Abbiamo sempre sostenuto che dobbiamo pensare ad una viabilità che riporti Volterra al centro del proprio territorio». Il gruppo che da mesi ormai cerca di portare la questione in Provincia, per sensibilizzare la giunta verso provvedimenti rapidi, manifesta a colpi di quasi 5 mila firme raccolte in questi mesi. Una petizione lanciata per sollecitare un adeguamento di questo tratto di strada. «Più volte siamo stati al consiglio provinciale di Pisa consegnando le firme al presidente Pieroni. Le stesse sono state portate anche all’assessore alla viabilità della provincia di Siena, Micheli, la quale ha promesso di far inserire l’ammodernamento della strada tra le priorità della Regione. Abbiamo così trovato nella provincia di Siena la prima istituzione pubblica che ci ha appoggiato». Il gruppo si è pure presentato all’ultimo consiglio provinciale, con bavagli bianchi alla bocca. Una provocazione contro chi ha cercato di mettere a tacere la vicenda. Ecco, allora, un altro messaggio lanciato. Questa volta ai volterrani. «Serve una manifestazione imponente che possa far balzare agli occhi dei nostri distratti amministratori locali, provinciali e regionali che il problema strade a Volterra esiste ed assume connotati di estrema urgenza. Basta fare un conto dei numerosi morti che abbiamo avuto». Lo slogan della manifestazione in programma sabato 23 è “Vogliamo una strada al posto di una mulattiera”. «Sarà lo striscione che avvierà il corteo. Ci piacerebbe un corteo strombazzante e chiassoso, ricchissimo di macchine, motori, motorini, biciclette, api e qualunque altro mezzo di trasporto», anticipano. E chiudono: «Vorremmo che questo corteo non avesse una connotazione politica, perché si tratta di un problema trasversale. Quindi via i simboli dei partiti e riferimenti anche indiretti ad essi. Solo striscioni e bandiere con scritte anche spiritose. Saremmo lieti di sentire le vostre opinioni, ci potete contattare tramite la nostra mail sosvolterra@libero.it, sms 3398785219».
(fonte: IL TIRRENO 03 maggio 2009 — pagina 07)