domenica 24 novembre 2013

PERCHE' MANIFESTARE


Sabato 7 dicembre a Firenze si svolgerà una grande manifestazione per la tutela della salute e la difesa dei piccoli ospedali. Nostra unica colpa voler vivere in territori disagiati, scomodi, amare questi posti dove siamo nati e cresciuti e dove i nostri padri e nonni hanno lottato contro le asperità del terreno e si sono sacrificati per difendere la nostra libertà. Ma i tempi sono cambiati, e noi siamo puniti per aver mantenuto un attaccamento a questi luoghi che respirano di storia e ci offrono scorci e panorami che mozzano il fiato. 
Sappiamo benissimo che a Volterra non è più permesso nascere, che la notte e i festivi i nostri bambini non hanno assistenza medica in loco, che la cardiologia è ormai ridotta ad uno stanzino misero in cui faticano anche a girare i letti. Come se non bastasse questo progetto scellerato di smantellamento dell'ospedale prosegue con la realizzazione della casa della salute all'interno della struttura ospedaliera ed il libero mercato dei posti letto in medicina (si offrono a chiunque, basta sottrarli al reparto…) Ha gioco facile chi ci accusa di fare terrorismo, ma credete davvero che l'ASL potrebbe parlare impunemente di chiusura dell'ospedale? Evidentemente se lo facesse si solleverebbe tutta la popolazione e allora… via libera a giochi di parole e circonlocuzioni, mentre noi siamo accusati come moderne Cassandre. Eppure, la delibera regionale parla di RICONVERSIONE dell'ospedale di Volterra in casa della salute. Riconversione. Non potenziamento. E' ancora possibile dubitare? A quanto pare no, dato che quasi 5000 liberi - e pensanti - cittadini hanno firmato contro la realizzazione di questo scempio. Ma dato che 5000 cittadini non sono stati ascoltati - evidentemente il loro parere conta solo quando si cercano i loro voti, ahimè - abbiamo pensato di alzare la voce. Nel frattempo ci siamo accorti - per fortuna o purtroppo - di non essere soli, e che altri cittadini si erano organizzati in zone "periferiche" come la nostra per difendere il proprio diritto alla salute. Anche lì comitati, anche lì raccolte firme, anche lì rassicurazioni dai politici e dagli amministratori dell'Asl… e poi ospedali chiusi! Così siamo andati - una piccola rappresentanza di questi uomini e donne - ad incatenarci davanti al consiglio regionale. Ora vogliamo alzare ancora un po' la voce. E scendere in piazza tutti insieme. A Volterra abbiamo già organizzato due fantastiche manifestazioni in difesa dell'ospedale, cui abbiamo partecipato sempre più numerosi. Lo sappiamo di chiedervi un grande impegno, ma ora vogliamo portare le nostre istanze a Firenze, dare un risalto regionale alle nostre richieste. Diamo ancora una volta la dimostrazione del grande senso civico che ci contraddistingue. I nostri antenati tapparono in una notte la Porta all'Arco perché i tedeschi non la distruggessero. Ora tutti insieme andiamo a Firenze perché non distruggano il nostro ospedale, cancellando il nostro diritto alla salute. Non permettiamogli di annullare più di 3000 anni di storia con delibere e pezzi di carta e di considerarci invisibili solo perché siamo pochi e stanchi. Solleviamo la testa come solo noi sappiamo fare! 

SOS Volterra

Tutti i giorni ce ne è una


Questa nostra sanità volterrana, potenziata,  riorganizzata e riconvertita ci  presenta sempre più spesso il suo vero volto. Ore 20.10 una bimba con vomito viene portata al pronto soccorso. Il medico la visita e naturalmente, visto che non è presente il pediatra, dice ai genitori che sarebbe meglio la vedesse uno specialista; non esistendo più né una pediatria né un pediatra reperibile in tutta la zona nei notturni, festivi e prefestivi, i genitori prendono la macchina e  la portano al pronto soccorso a Pontedera.  Le viene fatto semplicemente un esame del sangue e un eco addome. Fortunatamente la bimba ha solo una forma di gastroenterite comunissima e può essere ricondotta a casa alle 01,20. Viaggio, costi e rischi inutili. 
Sabato mattina ore 04.00 a una signora volterrana  iniziano le doglie. Gran trambusto e alle 04.45 parte in auto alla volta di pontedera (scritto volutamente minuscolo nella mail che ci è arrivata sottoscritta ). I dolori aumentano di intensità su una strada che tutti quanti noi conosciamo: curve, buche, avvallamenti, frane che da mesi sono lì e dove non vedi mai nessuno a lavorarci e dulcis in fondo due semafori che immancabilmente proprio quando hai più urgenza trovi ROSSI ( sarà un caso?). Intanto la giovane signora urla dal dolore e si contorce scomodamente in macchina. Mamma e marito alla guida fanno quello che possono: si preoccupano. “Credetemi ho maledetto rossi, damone e tutti i nostri politici che hanno creato questa assurda situazione accettando passivamente tutto ciò che la Regione, Provincia, partito o qualunque altro ente dettasse, contro il bene dei cittadini. Meno male che è andato tutto bene, ma se fosse capitato qualcosa di brutto in quel tratto di strada maledetta chi avrei ringraziato dopo?” Ogni commento è superfluo.
Ci vogliono abituare a fare a meno di servizi fondamentali e ci stanno privando della possibilità di poter vivere nei posti dove siamo nati. Non possiamo subire passivamente queste ingiustizie. 
Sabato 7 dicembre vieni a dire la tua alla grande manifestazione che si terrà dalle 14.30 a Firenze a partire da Piazza Indipendenza (vicino alla Stazione Santa Maria Novella), vieni a gridare il tuo sdegno per questa assurda realtà a cui ci hanno condannato. Unisciti al nostro corteo che si ritroverà a Volterra in Piazza della stazione alle ore 10.00. E’ possibile prenotarsi per i pullman che stiamo organizzando presso la Tabaccheria Ghionzoli, in piazza XX Settembre, e la cartoleria Lo Scarabocchio, via Matteotti 54.
Fallo per te, per i tuoi familiari, per i tuoi sacrosanti diritti… per la tua Città
Ti aspettiamo

                                                                                                                 



SOS Volterra